 (Francesca Carolei) - Come dicevamo nel precedente articolo sul tema, il tradimento è uno dei grandi "nodi" relazionali dei nostri tempi, per nulla risolto dalla possibilità del divorzio. Tutti conosciamo coppie che hanno vite parallele ma che non si lascerebbero mai. Non sta a noi giudicare, ma è importante cercare di capire. Se si vuole recuperare il rapporto di coppia o, almeno, separarsi civilmente, bisogna abbandonare la dicotomia vittima/carnefice e cercare di comprendere che entrambi i partner hanno "collaborato" perché ciò avvenisse. Potremmo dire che il tradimento implica dei messaggi per il partner: cerchiamo di capire quali.
Last Updated (Friday, 13 January 2017 17:36)
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 (Francesca Carolei) - Il tradimento è un argomento delicato e complesso, dalle molteplici sfaccettature. Purtroppo, è anche uno dei problemi più diffusi e sarebbe bene cercare di fare chiarezza. Perché si tradisce? Per varie ragioni. Innanzitutto, una premessa: il tradimento è il punto d'arrivo di un rapporto di coppia disfunzionale, in cui già da tempo sono presenti delle difficoltà.
Last Updated (Wednesday, 05 October 2016 11:53)
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 (Francesca Carolei) - Faccio la psicoterapeuta da qualche anno ed ho sempre avuto a che fare con le famiglie. Famiglie di tutti i tipi e di tutte le classi sociali: il disagio psichico è una delle poche cose realmente democratiche della vita.
Last Updated (Wednesday, 01 June 2016 16:34)
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(Francesca Carolei) - Una delle grandi difficoltà che genitori ed educatori trovano sul loro cammino è affrontare il discorso della sessualità con i ragazzi. Da terapeuta, posso dire di aver spesso parlato di questi temi e di aver notato come, nell'era di Internet, ci siano ancora delle idee piuttosto confuse sulla sessualità e sulla contraccezione.
Gli adolescenti sono spesso troppo imbarazzati per chiedere informazioni ai propri genitori e preferiscono rivolgersi a coetanei (spesso con idee più confuse delle loro!) o ad adulti di riferimento percepiti come esperti ed affidabili.
Last Updated (Sunday, 28 February 2016 11:28)
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 (Francesca Carolei) - Una delle tematiche che sta ultimamente ponendosi all'attenzione di terapeuti e famiglie è l'abuso di alcol in età adolescenziale. Se fino a qualche anno fa la persona che abitualmente faceva uso di alcol era guardata con sospetto e veniva stigmatizzata socialmente, oggi non è più così. Anzi, soprattutto tra i più giovani, l'utilizzo di alcol viene visto come un imprescindibile rituale del sabato sera. In pochi anni risulta raddoppiato il consumo di alcol nella fascia d'età che va dai 14 ai 17 anni ed almeno il 13% dei quindicenni dichiara di essersi sbronzato almeno 20 volte nella sua vita.
Last Updated (Monday, 23 November 2015 15:31)
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(Francesca Carolei) - Internet è senza dubbio una risorsa, ma, come tutti gli strumenti di comunicazione, se ne può abusare e si corre il rischio di sviluppare vere e proprie psicopatologie. In alcuni casi, si può parlare di una vera e propria dipendenza che potremmo definire come internet-dipendenza, retomania o Internet Addiction Disorder (I.A.D.). Si tratta ovviamente di fenomeni che sono all'attenzione degli specialisti da un lasso di tempo relativamente breve, ma di cui si possono già notare alcuni fattori predisponenti.
Last Updated (Friday, 09 October 2015 10:26)
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(Francesca Carolei) - La tecnologia ci aiuta, spesso risolve con un clic situazioni che in passato avrebbero certo richiesto più tempo, ma, come tutte le innovazioni, propone nuove difficoltà con cui confrontarci. Sto parlando della dipendenza da telefono cellulare. Fino a qualche anno fa, infatti, il telefono cellulare era uno strumento alla portata di poche persone, con lavori importanti e ruoli socialmente significativi, che avevano necessità di essere rintracciabili in qualsiasi momento. Da allora molte cose sono cambiate. I nuovi telefoni cellulari, infatti, sono alla portata di tutti e consentono una serie di funzioni per aiutarci nella gestione del lavoro (agenda, sveglia, rubrica, orologio, calcolatrice, e così via...), ma anche nei momenti di svago (fotocamera, videocamera, giochi, connessione ai social network).
Last Updated (Wednesday, 03 June 2015 14:59)
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 (Francesca Carolei) - Viviamo in un'epoca caratterizzata da una continua esposizione alle fonti di informazione. La televisione, internet, i social network ci bombardano di informazioni a tutte le ore del giorno. Per gli adulti non ci sono solitamente problemi: sappiamo gestire notizie dal forte impatto emotivo, ma siamo certi che sia così anche per i bambini che ci vivono accanto?
Last Updated (Thursday, 02 April 2015 18:02)
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(Francesca Carolei) - Il bullismo fa paura. Fa paura ai ragazzi, ai docenti ed ai genitori. Si sentono impotenti e non sanno bene come reagire. Cerchiamo allora di capire, sia pure a grandi linee, come nasce questo fenomeno. Perché così è: nulla nasce all'improvviso e se impariamo ad osservare forse riusciremo a bloccare sul nascere delle dinamiche sociali altamente disfunzionanti. Come distinguere una normale lite tra ragazzi da un fenomeno di bullismo? Innanzitutto, dobbiamo verificare, per quanto possibile, la presenza di tre fattori discriminanti:
1. L'intenzionalità: l'aggressione è posta in essere consapevolmente. 2. La sistematicità: si tratta di un comportamento ripetuto nel tempo. 3. L'asimmetria di potere: tra il bullo e la vittima c'è sempre una sproporzione di potere, dovuta alla forza fisica, all'età, al grado di popolarità tra i coetanei e ad altri fattori ancora.
Last Updated (Wednesday, 18 February 2015 16:44)
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(Francesca Carolei) - La parola "mobbing" deriva dal verbo inglese "to mob", che vuol dire "assalire". Con questo termine si intendono delle azioni ricorrenti e chiaramente ostili intraprese nei confronti del lavoratore, tese a raggiungere l'allontanamento dello stesso dal luogo di lavoro. Le varie forme di persecuzione possono essere esercitate sia dai colleghi della vittima sia dal datore di lavoro, direttamente o tramite suoi rappresentanti. Perché si arriva a tutto questo? Quali sono le cause? Cerchiamo di capire. Innanzitutto, dobbiamo specificare che esistono diversi tipi di mobbing, a seconda del soggetto che pone in atto i comportamenti persecutori. Dobbiamo infatti distinguere tra:
§ mobbing verticale (o bossing), perpetrato dal datore di lavoro o dai superiori gerarchici nei confronti del dipendente, sfruttando la propria posizione di superiorità;
§ mobbing orizzontale, praticato dai colleghi di pari grado gerarchico.
§ Esiste poi un terzo tipo di mobbing, meno conosciuto: quello che i dipendenti possono esercitare nei confronti dei superiori. A tal proposito si parla di mobbing ascendente, praticato dai dipendenti che si coalizzano contro il datore di lavoro o i superiori gerarchici, con attacchi di ribellione eccessivi e non sorretti da adeguate motivazioni, con conseguenti danni, economici e non, all'azienda. Oltreché, ovviamente, al benessere psicofisico del superiore ingiustamente ostracizzato.
Last Updated (Friday, 30 January 2015 02:46)
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